Il terzo numero di GAIA, la Gazzetta Annuale di Informazioni Alternative, strumento di divulgazione delle attività realizzate dall’associazione AlterNative nel suo primo anno di attività.

Alternative APS (Associazione di Promozione Sociale) nasce nell’Aprile 2014 e riunisce le diverse esperienze ed il know how di alcuni giovani bresciani, accomunati dalla passione per l’ecologismo e dall’interesse per le tematiche sociali e politiche del proprio territorio.

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GAIA finalmente giunge alla terza edizione. Questa volta con un po’ di ritardo rispetto alla nostra solita cadenza annuale. Ma, ovviamente, questo ritardo non è dovuto ad una nostra particolare inedia. Nuovi pezzi si sono aggiunti alla nostra attività. In particolare, da un annetto a questa parte, abbiamo iniziato una trasmissione radiofonica sulle frequenze di Radio Onda d’Urto, St.e.r.co. Ossia, storie ecologiche di resistenza e conflitto, nella quale proviamo a leggere conflitti ambientali e storie di resistenza sotto la lente dell’ecologia politica, prospettiva a noi tanto cara. Inoltre le nostre attività sul «campo» continuano a crescere, questo grazie anche al fatto di aver vinto un bando di finanziamento per un progetto di agricoltura sociale, che stiamo realizzando in collaborazione con alcune cooperative sociali del territorio.

Tornando alla nostra rivista, anche questo numero è arricchito da interventi esterni, prodotti da amici che abbiamo avuto il piacere di incontrare soprattutto grazie all’attività della nostra associazione. Questo, come è stato per il numero precedente, ci permette di ampliare il nostro sguardo, introducendo nuove prospettive analitiche e nuovi spunti di riflessione. Come è ovvio, ringraziamo gli autori di questi contributi che innalzano, non di poco, la qualità della nostra rivista.
L’obbiettivo per noi rimane sempre quello, ossia tenere vivo il dibattito attorno ai temi dell’ecologia e dei conflitti ambientali, pensando che nello spazio politico aperto da questo tipo di lotte si possano trovare spunti importanti verso la costruzione di un mondo migliore. Tutto ciò con la consapevolezza che, su questa Terra, senza giustizia ambientale non può esserci nessuna giustizia sociale e gli odierni fenomeni migratori ne sono una quasi scontata testimonianza.
Entrando nel vivo dei contenuti, in questo numero Giovanni Lonati ci offre una lettura pratica dell’approccio dell’ecologia politica, con un riferimento esplicito al “nostro” territorio bresciano.

Continuando su questa linea, la rivista ospita un’intervista a Emanuele Leonardi legata alla pubblicazione del suo libro “Lavoro, Natura, Valore”, che abbiamo avuto il piacere di presentare la scorsa primavera.

Il contributo di Paola Imperatore, invece, indaga le intersezioni possibili tra nuovi movimenti femministi (Non una di meno) e le lotte contro le grandi opere. L’articolo contiene anche un’intervista al gruppo di lavoro Terra, Corpi, Territori e Spazio Urbano nato a seguito dell’assemblea nazionale di «Non una di Meno», svoltasi a Pisa nell’ottobre 2017, e presente con un proprio spezzone a Torino l’8 dicembre scorso in occasione di un’immensa manifestazione No Tav. Lo studio di caso di Giorgio Sabaudo ci porta invece in Colombia, tra le comunità indigene del Massiccio Colombiano in lotta contro le miniere d’oro. L’articolo ci parla del processo popolare avviato da queste comunità in difesa di un vero e proprio santuario della biodiversità.

Tornando ai contributi interni allìassociazione, Simone Meini ci presenta un interessante parallelismo tra la situazione economica attuale e quella descritta da Karl Polanyi nel 1944 nel suo libro «The Great Trasformation», col merito di darci l’occasione di divulgare il pensiero e le opere di un autore ed economista che in Italia trova ancora scarsa diffusione.

In un suo secondo articolo, invece, Giovanni Lonati ripercorre la storia dei movimenti legati all’Enviromental Justice, partendo proprio dalle lotte delle minoranze etniche negli USA che hanno contribuito a rendere famoso questo concetto.

Nella sezione dedicata alle “Pratiche Alternative” troviamo innanzitutto un breve riferimento al nostro lavoro nel «campo» e in particolare al progetto di agricoltura sociale che stiamo costruendo. Il tutto con uno speciale riferimento al concetto di agro ecologia, che recentemente sta acquistando sempre maggiore rilevanza, ma non sempre è utilizzato a proposito. Inoltre, in questa sezione, abbiamo dedicato un breve spazio alla nostra trasmissione radiofonica, St.e.r.co., i cui podcast sono rintracciabili nella sezione dedicata sul nostro sito (www.alternativeaps.org).

Infine, uno spazio l’abbiamo dedicato a promuovere il progetto di ricerca europeo Toxic Bios, dedicato alle «storie di vita» delle persone che vivono in territori contaminati, intese come strumento di lotta per ribaltare le narrazioni dominanti, che negano molte volte la pericolosità di queste contaminazioni.

Concludendo, non possiamo che invitarvi alla lettura di questo numero con la speranza di stimolare momenti di riflessione, di dibattito e, perché no, di resistenza. Tutto ciò quanto mai necessario per comprendere e per poter far fronte alla crisi ecologica che ci troviamo oggi ad affrontare e che apre scenari funesti per il nostro futuro. Prima di lasciarvi non possiamo non ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto e continuano a sostenere AlterNative e le sue attività.

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